Si tratta di farfalle piuttosto piccole dai colori non particolarmente sgargianti. La testa è grossa e unita direttamente al torace di forma tozza. Hanno occhi grandi e antenne clavate spesso terminanti ad uncino. Gli adulti bottinano una grande varietà di fiori e i maschi quando fa caldo si raggruppano per bere sul terreno umido. Frequentano praterie fiorite con una predilezione per gli ambienti secchi. Hanno un volo basso e veloce. I muscoli alari sono potenti e permettono di battere le ali più velocemente delle altre farfalle, fino a 20 battiti per secondo! Dal punto di vista evoluzionistico si pongono a metà strada fra le farfalle e le falene. In Italia sono presenti 35 specie, una cinquantina in Europa e circa 3700 nel mondo in particolare nel Centro e Sud America. Le specie del genere ‘Pyrgus’ non sono facilmente distinguibili alla semplice osservazione neanche da esperti. In questi casi occorre valutare le armature genitali.

Appartengono a questa famiglia circa 600 specie fra le farfalle più conosciute e vistose. Spesso di grandi dimensioni, dai colori vivaci e forme particolari. Diffuse in ogni ambiente della Terra, ma soprattutto nelle regioni tropicali. Fra queste ci sono le più grandi farfalle del mondo (genere Ornithoptera), altre (genere Parnassius), volano fino ad altezze considerevoli (5500 m). Le ali posteriori presentano sovente delle code. Le 6 zampe sono tutte visibili e ben sviluppate e vengono regolarmente utilizzate per appendersi o per compiere brevi spostamenti. Le specie del genere Papilio sono grandi volatori, mentre quelle del genere Parnassius hanno un volo lento e planante e sostano a lungo sui fiori, cardi in particolare. L’uovo è quasi sferico, liscio e in genere deposto singolarmente sulla pianta nutrice. I bruchi hanno colorazioni vistose di tipo aposematico (cioè come segnale di avvertimento per eventuali predatori della propria tossicità o non appetibilità). Spesso hanno tubercoli carnosi e presentano un particolare organo situato dietro al capo detto osmeterio. Questo viene estroflesso quando il bruco viene molestato e secerne un liquido sgradevole. La pupa è assicurata ad un supporto grazie ad una cintura di seta che viene filata dal bruco prima di incrisalidarsi, inoltre è ancorata tramite il cremaster, struttura setosa posta nella parte terminale dell’addome. In altri casi rimane libera nel terreno o avvolta da un leggero bozzolo (Parnassius).

Sono una grande famiglia di farfalle con circa 76 generi contenenti circa 1.100 specie. Dislocate principalmente nelle aree tropicali dell’Africa e dell’Asia.

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  Sono conosciute almeno 1532 specie di Riodinidi nel mondo (van Nieukerken et al. 2011), di cui solamente 1 è presente in Italia e in Europa.(…).

Al mondo sono note 5201 specie di Licenidi (van Nieukerken et al. 2011), di cui 67 si osservano in Italia. (…)

Al mondo sono note 6151 specie di Ninfalidi (van Nieukerken et al. 2011), di cui 135 si osservano in Italia. (…)